Questo reportage di Diasporaactu su "Casa Sankara" ha il grande merito di far scoprire al pubblico e a tutti gli interessati al fenomeno migratorio un nuovo aspetto positivo della gestione dell'immigrazione in Italia che avremmo voluto veder moltiplicarsi in tutte le regioni d'Italia.
"Casa Sankara risponde alle aspirazioni dello Stato italiano e degli immigrati alla perfetta integrazione sociale attraverso la mediazione sociale e penale, tanto ricercata e auspicata dalle autorità italiane.
- "Casa Sankara" affronta una delle principali preoccupazioni dello Stato italiano e degli immigrati clandestini: la questione dell'accoglienza e della gestione legale degli immigrati. Chiunque arrivi, legalmente o illegalmente, deve soddisfare i propri bisogni primari: mangiare, bere e dormire.
- Chi arriva trova a Casa Sankara un supporto sociale: qualcuno che ti accoglie, che ti parla, che ti offre un bicchiere d'acqua e un piatto di pasta ti aiuta a uscire dallo stress di essere solo in un ambiente che scopri per la prima volta, dove non puoi comunicare con gli autoctoni perché la maggior parte degli immigrati proviene da paesi francofoni o anglofoni e spesso sono analfabeti; così "Cas Sankara diventa un mediatore culturale".
Casa Sankara risponde all'aspirazione principale degli immigrati in Italia: la creazione di una comunità di solidarietà umana dove le persone vivono insieme, lavorano insieme, si confrontano e prosperano insieme dopo il lavoro, incontrandosi al campo da calcio. In una parola, Casa Sankara realizza il desiderio comune e il piacere di vivere insieme.
Casa Sankara è un mediatore socio-culturale, ovvero un intermediario tra la comunità degli immigrati e le istituzioni statali e sociali italiane.
Casa Sankara sviluppa una filosofia di mediazione sociale sostenendo e sviluppando la comunicazione tra i suoi membri e la società foggiana per diffondere una cultura di tolleranza e di comprensione delle regole e delle norme della società ospitante.
Casa Sankara sviluppa l'integrazione sociale attraverso l'inclusione sociale attraverso il lavoro legale e regolare, evitando il sistema corporale.
Casa Sankara previene e risolve ogni forma di conflitto sociale, diventando un tramite tra immigrati, anche clandestini, popolazioni e istituzioni statali, comprese le forze dell'ordine, per il controllo del territorio, incoraggiando la prossimità sociale e legale.
L'essere umano ovunque si trovi è utile ai suoi simili solo se accetta e si impegna ad essere membro della comunità giuridica, in questo senso Casa Sankara fa prevenzione penale perché facendo tutto secondo quanto previsto dalla legge italiana, obbliga i suoi membri ad evitare atti illeciti e riprovevoli alla luce della legge penale italiana, perché chi vive a Casa Sankara non può più perdere l'ospitalità ma soprattutto l'accompagnamento e la possibilità di essere in procinto di avere documenti di soggiorno legali.
Casa Sankara offre ai suoi ospiti la possibilità di vivere legalmente in Italia, l'opportunità di integrarsi attraverso il lavoro e l'apprendimento della lingua italiana e attraverso il rispetto delle istituzioni statali e sociali italiane. Casa Sankara si ispira alla filosofia di integrazione sociale di Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia : "per integrare socialmente una persona, bisogna riconoscerne le prerogative socio-culturali" e dell'onorevole Alfredo Mantovano : "la persona socialmente integrata è quella che si stabilisce in un Paese straniero e ha saputo integrarsi nel tessuto sociale ospitante godendo degli stessi diritti e rispettando gli stessi doveri istituzionali e morali fondamentali".
La grande domanda per i gestori di Casa Sankara è: come replicare questo esempio in tutte le regioni d'Italia ?
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